Carlo Somaschini - etcher - St  Lucy, the eyes

incisore


Santa Lucia, gli occhi
 
 
 

La tradizionale rappresentazione di Santa Lucia non è diversa da quella di Sant’Agata, spesso ritratte insieme. Lucia nacque da una famiglia nobile verso la fine del III secolo a Siracusa, allora capitale della Sicilia. Devota di Sant’Agata e denunciata come cristiana, nel martirio le sono stati strappati gli occhi che mostra come suo simbolo in un piatto o una coppa. Per l’incisione il punto di riferimento iconografico è ancora Francesco del Cossa, che ha ritratto Santa Lucia nello scomparto destro del polittico Griffoni. In questo quadro la santa, con un’originalissima invenzione, tiene nella mano sinistra uno stelo di fiore da cui fuoriescono non due boccioli ma i suoi  stessi occhi. Quello stelo con gli occhi della santa si trovano anche nell’incisione, in un piccolo vaso trasparente vicino alla figura. Nella scena rappresentata, la postura della santa e la scala appoggiata al cornicione sono delle citazioni dalla Melancolia di Dürer. La martire, priva della vista e con il volto nascosto dai bendaggi che coprono la mutilazione, sembra voler guardare attraverso un altro occhio posato sulle sue ginocchia, con al centro l’occhio di Horus, per vedere quell’invisibile che solo l’anima può vedere.