Delfi
Delfi, sede del tempio di Apollo, era uno dei più importanti centri di culto e di pellegrinaggio dell'antichità e considerato dagli
antichi Greci il centro del mondo. L'oracolo del Dio, a cui
sottoponevano importanti questioni pubbliche o private, era il più
ascoltato e rispettato del mondo antico. Prima di entrare, sulla
facciata del tempio, il devoto visitatore non
poteva non leggere le scritte sapienziali tra cui quella più
famosa, "Conosci te stesso". Era questa un'esortazione che Apollo
rivolgeva agli uomini prima di accedere al luogo sacro e
avvicinarsi al Dio, perchè riconoscessero i limiti della propria
natura mortale, evitando l'errore di cadere in quegli eccessi del
pensiero e dell'azione che potessero offendere la divinità.
Ma in questa massima non c'è
solo un richiamo a considerare l'impermanenza
della condizione umana, ma anche un monito ad indagare, prima di
chiedere aiuto al Dio, nella profondità
della propria anima, per scoprire la verità del proprio essere dentro
di noi, perchè se non si conosce chi si è non c'è felicità né pace.
Entrare nel tempio del Dio era quindi l'inizio di una ricerca delle radici della propria identità, di quel suo profondo nucleo che è l'essenza vera dell'essere. Quello di Delfi è un percorso conoscitivo, che prende le forme di un itinerario iniziatico, che si apre con una sorta di 'catabasi' e impegna, chi varca la soglia del tempio, in una discesa non negli inferi ma negli abissi della propria anima, percorrendo i sentieri oscuri del suo "sottosuolo", nei
vari piani sotterranei e labirintici della propria coscienza.
Solo dopo aver scandagliato le profondità del proprio essere, è possibile tornare
dall'oscurità alla luce della superficie ed iniziare la lenta e
faticosa ascesa, entrando nella torre 'svolta' del tempio. Salendo
internamente in una
struttura dalla forma 'floreale', che ha al centro un enorme
stimma, si accede ad un'altra torre svettante, che è una scala
elicoidale. Gradino dopo gradino, si può arrivare fino alla cima
e da lì per poter godere finalmente della rigenerante visione, quella
delle
divinità che
presiedono a questo viaggio nei misteri della interiorità più profonda.
Solo grazie a loro, è
concesso raggiungere quel livello di coscienza superiore che è lo
scopo ultimo
di questo percorso di conoscenza, che giunge a compimento proprio nel
tempio del Dio a Delfi.
Presso Milano, passione di san Pietro da
Verona, sacerdote dell’Ordine dei Predicatori e martire, che, nato l’abito
dallo stesso san Domenico; con ogni mezzo si impegnò nel debellare le eresie,
finché fu ucciso dai suoi nemici lungo la strada per Como, proclamando fino
all’ultimo respiro il simbolo della fede.
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